Craving e attività sportiva

Craving: l’attività sportiva aiuta a contrastarlo

L’esercizio fisico fa bene a tutti, lo sappiamo. Ed è sempre raccomandabile, quando le condizioni fisiche lo consentono. Ma nel caso dei tossicodipendenti praticare sport può rivelarsi ancora più prezioso. Chi abusa di droghe di solito abbandona uno stile di vita sano e questo può esporlo a contrarre malattie, come disturbi metabolici o patologie cardiache.
L’impulso e il bisogno di consumare nonostante le gravi conseguenze che comporta, è uno degli effetti della tossicodipendenza. Nei periodi di astinenza, il livello di craving è direttamente correlato alla probabilità di avere una ricaduta: il fatto che l’esercizio fisico possa contribuire a contrastare questa sensazione conferisce all’attività fisica un ruolo importante nella riabilitazione delle tossicodipendenze, dimostrandosi un mezzo ideale per aumentare le possibilità di successo dei trattamenti.

Lo sport inibisce il desiderio di droghe

Secondo una revisione sistematica pubblicata sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, che ha analizzato diverse ricerche sull’impatto dell’esercizio fisico in chi abusa di sostanze, pare che l’attività fisica abbia un effetto positivo sul craving, sia nei pazienti che abusano di alcol, sia nei pazienti con dipendenza da metanfetamine. Tuttavia, studi futuri dovrebbero indagare il tipo e la durata appropriati dei programmi di esercizio al fine di massimizzare i benefici a questo riguardo. Le analisi oggetto dello studio in molti casi hanno dimostrato una correlazione tra l’attività fisica (attività aerobiche alternate ad allenamenti di resistenza, oppure yoga) e il miglioramento della qualità della vita nei soggetti con dipendenze. Quindi non solo si limita il craving, ma ci si sente meglio in generale.
Diversi tossicodipendenti, infatti, sono definiti “consumatori problematici” per un abuso ancora più eccessivo di droghe che ha conseguenze devastanti sulla loro salute fisica, mentale, e sul contesto sociale in cui vivono. Ciò significa che i trattamenti riabilitativi dalla tossicodipendenza non dovrebbero essere focalizzati solo sul raggiungimento della mera astinenza, ma dovrebbero anche cercare di recuperare la qualità della vita del paziente e la sua salute fisica e mentale.
Dopo la partecipazione a programmi di esercizio fisico, si è notato tassi più bassi di consumo e / o “desiderio” nei consumatori di alcol, cannabis, cocaina, metanfetamina o altre sostanze.
In uno studio pubblicato su Frontiers in Psichology e condotto dal Research Centre for Exercise Detoxification, College of Physical Education della Southwest University di Chongqing (Cina), sono state intervistate 500 donne con disturbo da uso di sostanze in riabilitazione. Quello che è emerso è che le donne che praticavano attività fisica di intensità moderata avevano la più forte inibizione interna e il più basso desiderio di droga. L’attività fisica, secondo questo studio, ha un effetto positivo sull’inibizione del desiderio di droga tra i tossicodipendenti e sulla resistenza alle droghe. E quindi, di conseguenza, si riduce la sensazione di craving.

 

Giménez-Meseguer J, Tortosa-Martínez J, Cortell-Tormo JM. The Benefits of Physical Exercise on Mental Disorders and Quality of Life in Substance Use Disorders Patients. Systematic Review and Meta-Analysis [published correction appears in Int J Environ Res Public Health. 2020 Jul 17;17(14):]. Int J Environ Res Public Health. 2020;17(10):3680. Published 2020 May 23. doi:10.3390/ijerph17103680

Kun Wang et al, Effect of Physical Activity on Drug Craving of Women With Substance Use Disorder in Compulsory Isolation: Mediating Effect of Internal Inhibition, Front. Psychol., 03 September 2019 | https://doi.org/10.3389/fpsyg.2019.01928